Mare d’Ottobre

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Passeggio sulla riva del mare per godermi queste meravigliose giornate di ottobre. Un prolungamento d’estate a sorpresa, che proprio non mi aspettavo. In questo inconsueto set cinematografico siamo tre gatti, io e un paio di persone sparse qua e là. È presto, quindi la luce ha meno contrasti e il mare è più calmo. Tra qualche ora non sarà così piatto. L’acqua sembra vetro e sul fondo si riescono a distinguere le conchiglie una ad una, bianche e nere, piccole e grandi, come i tasselli di un mosaico sommersi ad Atlantide. In cielo è visibile persino la luna, una sfera ovattata, appesa alle nuvole come una palla sull’ albero di Natale. Palme e ombrelloni sono ormai solo relitti, pronti a sparire in qualche rimessa. Fantasmi stagionali. I riflessi del sole in controluce creano ricami tra mare e sabbia. Mi ricordano l’ora del tramonto, col suo sapore nostalgico. Me la godo beata ancora per un’oretta, prima di andare via, e penso, penso. Pensare in questo scenario è congeniale, come sotto le stelle. Perché sei rilassato, tranquillo, lontano da tutto. Anni fa in questo periodo continuavo l’estate in qualche posto sperduto nel mondo. Felice. Ora non è possibile, però mi godo lo stesso questo piccolo paradiso autunnale, perché per fortuna la mia visione della vita sa cogliere il bello anche in piccoli angoli, dove persino il peggio assume una dimensione accettabile e, sebbene in sua compagnia, riesco a trovare pace.

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