Nonne Rock

In evidenza

WhatsApp-Image-2020-02-23-at-13.11.41-min

Chi mi conosce sa che racconto spesso episodi di vita vissuta, “street stories” che capto qua e là, dove mi porta il cuore. In strada non memorizzo soltanto immagini con le mie fotografie, ma fotografo anche con la mente ciò che le persone fanno, involontariamente o volontariamente. Loro ignorano che io li scruto e li studio, ed è proprio questo il bello, perché riesco così a cogliere la spontaneità dei loro gesti, senza imbarazzo. Ma veniamo al dunque.

Giorni fa, tanto per cambiare ero al McDonald’s per un panino veloce all’ora di pranzo. Ad un certo punto è entrata una bella signora sugli ottanta con in mano una busta infiocchettata. Indossava con eleganza una tuta di felpa bordeaux sotto una giacca sportiva. Un look decisamente easy per una della sua età, ma le stava bene, era chic. Girava un po’ spaesata e ho notato che parlottava con una dello staff, per sapere dove poteva sedersi in attesa di altre persone. Non sapeva evidentemente che lì i tavoli sono liberi e non occorre prenotare. Dopo un paio di minuti sono arrivati due ragazzini con la mamma, che si sono diretti verso di lei. Ho capito a quel punto che era sua figlia con i due nipoti. <Ma ti sei tagliato i capelli?> ha chiesto la nonna al maschio con il classico look che va tanto di moda oggi. Lui sorridendo l’ha abbracciata, sedendosi accanto a lei. Dopo un po’ sono entrate altre tre persone, che non ho avuto difficoltà ad identificare : una seconda figlia e due nipotine. Una volta tutti al tavolo, la nonna ha consegnato il pacchetto ad una delle ragazze, facendole gli auguri. Ho realizzato così che erano lì per festeggiare il suo compleanno. Ho avuto l’impressione che non si vedessero da tempo, la classica rimpatriata di famiglia, in una location certo un po’ inconsueta per una persona di una certa età, che forse avrebbe preferito un ristorante più tradizionale. Eppure la bella signora è parsa comunque contenta. Una nonna decisamente rock.

Divertente è stato il momento dell’ordine. L’addetta con il touch, ha impiegato circa un quarto d’ora prima di spiegare alla nonnetta quali erano i vari Mac Menu, gli ingredienti, cosa comprendevano ecc, ma alla fine ce l’ha fatta e quando sono arrivati i vassoi stracolmi, la super nonna si è pappata un Big Mac tutto da sola, come una vera americana doc. Erano allegri, sorridenti, un quadretto che mi ha intenerito perché l’ho collegato a mia mamma. Lei, che amava festeggiare anche il topo nella credenza, sicuramente si sarebbe gasata ad organizzare un compleanno al McDonald’s e avrebbe portato regali per tutti, felicissima di riunire figli e nipoti, come era sua abitudine. Anche lei era una nonna sprint e il pensiero che oggi non c’è mi ha dolcemente rattristato, sentendomi per un attimo quasi in colpa nel provare un po’ d’ invidia per qualcosa che oggi non ho. Questo è il brutto di quando perdi una persona cara : sapere che non potrai mai più condividere niente con lei.